Lun - Ven 09:00 - 18:00

Sab e Dom - CHIUSI

Blog

Differenza tra taratura e calibrazione: quel che c’è da sapere

Differenza tra taratura e calibrazione: quel che c’è da sapere

Nelle aziende produttive – che operino nel farmaceutico, alimentare, cosmetico o chimico – i termini taratura e calibrazione vengono spesso usati come sinonimi. In realtà indicano attività diverse, con impatti importanti su qualità, sicurezza e conformità normativa. Capire bene la differenza tra taratura e calibrazione aiuta a evitare fraintendimenti con fornitori, auditor e clienti, e soprattutto a impostare correttamente il sistema di gestione degli strumenti di misura. Ecco tutto quel che c’è da sapere a riguardo. 

Taratura: la fotografia metrologica dello strumento

La taratura è un’operazione di confronto. Si sottopone lo strumento a diversi punti del suo campo di misura e si confrontano i risultati con quelli di uno strumento campione di riferimento, caratterizzato da incertezza nota e tracciabile a standard nazionali o internazionali. 

Lo scopo è determinare l’errore di misura e l’incertezza associata, senza necessariamente intervenire sullo strumento. Il risultato della taratura è un certificato che riporta i valori misurati, gli scostamenti, le condizioni di prova e, spesso, un giudizio rispetto ai criteri di accettazione definiti dall’azienda. In altre parole, la taratura risponde alla domanda: “Quanto misura davvero questo strumento oggi?”.

Calibrazione: regolazione e messa a punto dello strumento

La calibrazione (o regolazione) entra in gioco quando dai risultati di taratura emerge che lo strumento non è più conforme ai limiti stabiliti. In questo caso un tecnico interviene per modificare il comportamento dello strumento, ad esempio agendo su viti di regolazione, parametri software o offset. 

È un’operazione attiva: si cambia lo strumento per riportarlo entro la tolleranza richiesta dal processo. Dopo una calibrazione ben eseguita è buona prassi effettuare una nuova taratura, così da verificare che la regolazione abbia prodotto l’effetto desiderato e da documentare la nuova “fotografia” metrologica.

Ora la differenza tra taratura e calibrazione dovrebbe essere più chiara. 

Cosa cambia nella pratica quotidiana di produzione e qualità

Dal punto di vista operativo, taratura e calibrazione hanno ruoli complementari

La taratura è ciò che permette all’azienda di dimostrare la tracciabilità metrologica e di tenere sotto controllo derive e invecchiamento degli strumenti nel tempo. La calibrazione rappresenta invece l’azione correttiva quando uno strumento risulta fuori specifica.

Confondere i due concetti può generare documentazione incompleta, piani di manutenzione poco chiari e discussioni con auditor e clienti: ad esempio, parlare di “calibrazione annuale” quando in realtà si esegue solo la taratura, senza alcuna regolazione. Distinguere correttamente i termini aiuta anche a valutare meglio i fornitori, comprendendo quali servizi offrono realmente. Se vuoi scoprire i nostri, clicca qui e dai un’occhiata al sito

Come gestire correttamente tarature e calibrazioni in azienda

Una gestione efficace parte da una chiara classificazione degli strumenti (critici, importanti, di supporto) e dalla definizione di chi fa cosa: manutenzione, qualità, produzione, fornitori esterni. Per ogni strumento è utile specificare nel piano di gestione se si richiede solo la taratura o anche la possibilità di calibrazione, quali limiti di accettazione si applicano e cosa fare in caso di esito negativo.

Tutte le attività dovrebbero essere tracciate: risultati delle tarature, eventuali calibrazioni effettuate, decisioni sul prodotto fabbricato con strumenti non conformi. Un sistema digitale di gestione strumenti (anche semplice) facilita pianificazione, archiviazione certificati e reperibilità delle informazioni durante gli audit.

Differenza tra taratura e calibrazione: errori da evitare e buone pratiche da adottare

Gli errori più comuni sono tre

  • usare taratura e calibrazione come sinonimi,

  • non definire criteri di accettazione chiari

  • considerare la taratura solo come un obbligo documentale 

In realtà, una buona strategia di taratura strumenti di misura permette di prevenire non conformità, ridurre scarti e fermi impianto, e migliorare l’affidabilità dei dati di processo.

È consigliabile formare il personale sulla differenza tra taratura e calibrazione, scegliere fornitori in grado di spiegare con chiarezza cosa viene fatto sullo strumento e rivedere periodicamente il piano di taratura alla luce dei dati reali. Così la metrologia diventa uno strumento concreto di competitività, e non solo un vincolo normativo.

Se hai bisogno di un partner affidabile per eseguire la taratura dei tuoi strumenti di misura, clicca qui e contattaci senza impegno.