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Componenti Strumentali

In questo articolo noi di GFP vogliamo parlarti ancora di taratura, ma nello specifico vogliamo dirti perché è così importante avere ed utilizzare strumenti sempre correttamente tarati. Quindi se vuoi approfondire l’argomento, rimani con noi.

La prima cosa che vogliamo sottolineare è che il costo della certificazione degli strumenti di misura si traduce sempre in efficienza e accuratezza, quindi in una corretta gestione della strumentazione che garantisce la qualità del lavoro.

Detto questo devi sapere che nel processo della calibrazione, esistono delle tematiche fondamentali, ovvero:

  • Taratura: può essere sintetizzata come un confronto tra uno strumento/trasduttore in prova e un riferimento/standard;
  • Tracciabilità: per tracciabilità si intende quando la proprietà di un risultato di misurazione può essere ricondotta a riferimenti nazionali o internazionali;
  • Frequenza delle Tarature: i fattori determinanti per avere un’idea sulla frequenza delle tarature sono molteplici, ma bisogna tenere conto almeno dei principali, ovvero del tipo di dispositivo, dell’anzianità dello strumento, delle sue condizioni di utilizzo, nonché della sua frequenza di utilizzo;

Detto questo devi sapere che la taratura è un’operazione necessaria al fine di assicurare la riferibilità delle misure effettuate con gli strumenti. Per tarare gli strumenti, infatti, viene utilizzato il concetto della “riferibilità metrologica” dei risultati: la proprietà per la quale un risultato di misura può essere messo in relazione a un riferimento stabilito (generalmente un campione nazionale o internazionale), attraverso una catena ininterrotta di confronti.

A meno che le modalità di taratura per la specifica tipologia di strumento non siano appositamente definite da una normativa, è necessario individuare i punti di misura da rilevare e il relativo grado di incertezza. Queste informazioni dovrebbero essere contenute nei manuali per l’utilizzatore (istruzioni operative) e comunicate a chi effettuerà la taratura: considerata l’ampia varietà di strumenti a disposizione, elencarne le caratteristiche complete da verificare risulta impossibile.

Per riassumere, si può dire che le caratteristiche da valutare riguardano l’ambito funzionale (il campo di misura, il principio di funzionamento e i limiti tecnologici), oltre ovviamente alle caratteristiche metrologiche (precisione, ripetibilità, linearità e così via) di ciascuno strumento.

Anche per quanto riguarda gli intervalli di taratura, esistono diversi fattori da tenere in considerazione: oltre alle informazioni fornite dal costruttore e reperibili nei manuali, bisogna considerare la frequenza di utilizzo dello strumento, le sue modalità d’uso (un ambiente umido o soggetto a vibrazioni potrebbe farlo usurare prima del previsto) e le eventuali condizioni di immagazzinamento (urti e cadute possono compromettere l’accuratezza della misura).

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